sabato 14 gennaio 2017

Step 25 - Sintesi finale



Ricercare è il primo passo verso la conoscenza



Il viaggio di ricerca iniziato ad ottobre è qui giunto al termine: chi come me ne ha preso parte si è ritrovato arricchito di nomi, fatti e curiosità. Frequentando una facoltà di ingegneria non ci si aspetterebbe un iter del genere durante un corso universitario e proprio l’essere non convenzionale ha reso gradita questa ricerca.
A chi scrive è stato assegnato il colore kaki: un colore piuttosto complesso, molto diffuso in alcune tematiche quanto rarissimo in altre.
Verrebbe da porre la distinzione tra due grandi tipologie di tematiche riguardo alle quali è stato chiesto di cercare differenti elementi: una più scientifica e l’altra più artistica e letterale.
Partendo, inevitabilmente, dal primo step, semplice e diretto, colui che ha dato il via alle danze, per poi passare alla ricerca nella musica, tema a me molto caro e di primario interesse, tramite lo step 05. Molto interessante è stata la ricerca nelle arti visive: la pittura e il fumetto, rispettivamente nello step 18 e 13 mi ha fatto capire quanto sia difficile ricercare un singolo colore all’interno di un’opera che presenta un’infinità di altri, mentre lo step 07, quello sul cinema, avrebbe potuto non finire mai (i film sulla guerra sono pressoché infiniti!). Sempre nelle arti visive, nell’architettura, complicata ma appagante è stata l’indagine portata avanti tramite lo step 22. Infine, nel design (step 16) e nella moda (step 20), ho potuto raccontare qualcosa riguardo ad oggetti a me particolarmente cari. Lo step 10, sugli emblemi e 15, sulla pubblicità, mi hanno permesso di capire quanto siano complesse e studiate cose apparentemente semplici come queste che, specie nel secolo corrente, invadono la quotidianità: il mondo intero è un colore e noi ne siamo, consciamente o no, attratti; divertente la ricerca sulla cucina (step 12) sebbene sia una tematica tra quelle non a me più congegnali. Riflettendo, mi ritrovo maggiormente arricchito riguardo a quanto appena detto: anche in ciò che, a causa dei pregiudizi, può sembrare lontano dai nostri gusti è possibile trovare il bello.
Nell’ambito di temi più scientifici e razionali (nonostante l’arte possa dirsi razionale, secondo il mio parere) ricopre sicuramente un ruolo chiave lo step 03: il colore, massima espressione della soggettività si scopre essere perfettamente codificato tramite numeri, sigle e algoritmi, da quello che si sta sempre più unendo (e contrapponendo) all’uomo, l’intelligenza artificiale. Ricerche nel mondo della chimica e della scienza (step 14 e 06) hanno dimostrato come non sempre questo sia un argomento privo di emozioni e colore. Step di ricerca letterale, sulle lingue (step 02), nei brevetti (step17) e quello relativo al documento, nel mio caso un libro (step 11), hanno fatto capire quanto il mio colore sia universalmente riconosciuto; analogamente, la ricerca nei meandri del mito e della tradizione negli step 04 e 08. Da un punto di vista storico è stato curioso scoprire perché un tale colore è giunto fino a noi con un certo significato, tramite lo step 21. Da ricerche scientifiche ad altre più “libere”, come l’anatomia del colore richiesta nello step 19, oppure nello step 23, non particolarmente semplice. Oserei sintetizzare il tutto con il, non a caso, ultimo passo, il numero 24 e con il 09, la nuvola del colore e l'abbecedario: ogni termine che usiamo porta in memoria una storia fatta di infiniti altri termini.

Un doveroso ringraziamento al professor Marchis per l’impegno e la disponibilità e ai compagni, con i quali è stato utile e divertente confrontarsi in questi mesi.


martedì 10 gennaio 2017


Lévi-Strauss: Disuguaglianza degli uomini, animali, estinzione  


Sicuramene la capacità di mimetizzarsi è dono dell'evoluzione, al fine di preservare una specie. In approfondimento allo step 23, ecco alcune considerazioni di Lévi-Strauss:



lunedì 9 gennaio 2017

Scala di grigi kaki

(Foto di proprietà dell'autore del blog)

Step 23 - un colore "selvaggio"

Mimetizzarsi



Come già ampiamente descritto nei post precedenti, il khaki è il colore simbolo della mimetica militare, utilizzato in mille varianti, di colore e trama (vedi MARPAT). Per quanto tragico e a tratti difficoltoso, immedesimarsi nel terrore provato da colori i quali si siano mai trovati in una zona colpita dalla guerra: nel mio caso, tale colore susciterebbe immediatamente un'immagine di paura  morte, di anfibi che marciano all'unisono, di urla e sgomenti. Immagini prive di una qualsivoglia armonia e di colori accesi, felici.


Giulio Paolini, Mimesi, 1975 http://www.artribune.com/attualita/2013/04/il-presidente-e-il-suo-doppio/attachment/7_giulio-paolini-mimesi-1975/

    

                                                     selvaggio

[sel-vàg-gio] agg., s. (pl.m. -gif. -ge)
      "Di pianta, non coltivato, che cresce spontaneo; di animale, che vive allo stato libero, non addomesticato.

"

Riflettendo, nulla è più selvaggio della pratica della Mimetizzazione: in natura è strettamente necessaria ai fini della sopravvivenza di una specie: ed ecco svelato il dualismo di questa parola, da una parte affiliata alla guerra e alla distruzione, dall'altra pratica pacifica, stando alle leggi della natura.