mercoledì 14 dicembre 2016

Step 19 - Anatomia di un colore




"L'anatomia (dal greco ανατομή, anatomè = "dissezione"; formato da ανά, anà = "attraverso", e τέμνω, tèmno = "tagliare") è una branca della biologia che studia la forma e la struttura degli organismi: del corpo umano (anatomia umana), degli animali (anatomia animale), delle piante (anatomia vegetale)."

Fonte:  wikipedia

Non è certo semplice compiere uno studio sistematico di un colore: sebbene esso rappresenti qualcosa di estremamente sensoriale, è lecito domandarsi "a cosa serve un colore?".
Di fronte ad un colore come il kaki la risposta non è semplice: ci si ritrova immediatamente divisi tra il frutto omonimo e quello che è il più largo impiego di questo colore: la mimetica. Provando ad andare oltre questo dualismo, a dissezionare più a fondo questo colore si può trovare come punto di partenza la propria terziarietà: l'essere formato da tre colori complementari, uniti tra di loro in parti uguali. Non cito tali colori poiché ritengo non sia utile ai fini di questa indagine, ma vorrei soffermarmi maggiormente su questa caratteristica basilare, ovvero l'essere un colore terziario.
Tali tipologie di colori sono, a mio avviso, molto complesse: non così diretti, non così gradevoli, non così iconici come i loro genitori primari e secondari e proprio per questo dotati del miglior attributo che si possa dare ad un colore: equilibrati. E il kaki è, a mio avviso, un colore giusto, equilibrato, in modo oggettivo e a dimostrazione di ciò vi è il fatto che sia, come detto, il principale colore utilizzato per mimetizzarsi: l'atto della mimetizzazione non è infatti la ricerca di un equilibrio, di un compromesso tra il soggetto e l'ambiente circostante? Mimetizzarsi significa nascondere sé stessi da ciò che ci circonda ma non per questo ci impone di snaturarci, di azzerare noi stessi per adeguarci agli altri. Semplicemente, ci permette di nasconderci e di vedere meglio, senza essere scoperti. E' bello mantenere sé stessi quando tutto il resto è monotono.

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